L'ALBERO DEL VELENO - Tale Of A Dark Fare

Black Widow
L'Albero Del Veleno, già il nome incute un certo timore, se poi procediamo con l’ascolto, tutte le nostre paure nascoste dentro il nostro animo si fanno avanti uscendo con tanta forza e potenza dal nostro corpo. Questa è la prima cosa che si sente e poi prova, nel momento in cui i brani di questo lugubre e dannato lavoro prendono il via. Stiamo parlando di: Tale Of A Dark Fare, nuova uscita discografica da parte dei fiorentini Albero Del Veleno, band formata nel 2010 proprio in una delle regioni più belle e mistiche se vogliamo di tutta Italia, in altre parole la Toscana. Giunti al secondo lavoro, i nostri cari, mettono su un disco di spessore assoluto, andando a creare una vera e propria colonna sonora horror a tutti gli effetti. Si rifanno come influenza principale, agli anni d’oro di quel genere di pellicole, siamo intorno alle tre decadi ‘60/’70/’80. Tre decadi in cui sono stati creati i migliori film di un genere a volte anche disturbate dal punto di vista psicologico.

Come disturbanti, tetre e paurose sono le tracce composte di questa band, a cominciare dall’iniziale Prelude-The Poison Tree che riporta alla mente i fantastici Goblin ai massimi livelli di splendore. Mentre con la successiva Morpheus si entra in territori che si potrebbe definire Horror Prog, con Phobetor si avverte una strana sensazione di oppressione, come se stesse per succedere qualcosa di dannatamente brutto, in parte con il suono delle tastiere si possono avvertire echi di Cradle Of Filth alla lontana. Qui anche il singolo preludio, intermezzo mette ansia e tensione, spesso risuona una certa sinfonia dolce , tanto dolce da far paura, tanto delicata è composta, come quella in Interlude-Momus. Generalmente il tappeto sonoro principale è progressive rock, undici tracce separate tra preludi, intermezzi e canzoni interamente strumentali, a cui gli Albero Del Veleno hanno saputo coniugare e fondere in modo eccezionale una certa visione “horroristica” proprio da far paura. Raramente ci capita di ascoltare lavori di tale portata, spesso sembra che nessuno mai riuscirebbe a eguagliare se non superare ciò che è stato fatto in passato. Loro, questa band proveniente da Firenze, a nostro modesto parere ha surclassato le molteplici uscite del genere che si sono avvicendate durante il corso degli ultimi vent’anni almeno. Non si parla qui dei nuovi chi o cosa, ma semplicemente di una band che finalmente ha creato qualcosa di assolutamente e tremendamente inquietante. Niente di strano se qualche giorno li ritroveremo a concepire colonne sonore da brividi per il cinema. Assolutamente consigliato a tutti gli amanti della musica in generale a tutto tondo. 

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro