HAMKA - Multiversal

Fighter
Originari dalla Francia i power/symphonic metallers capitanati dalla Ex vocalist dei Dark Moor Elisa C. Martín e dal chitarrista Willdric Lievin si formano nel 2003, escono con un album nel 2004 e poi c’e’ una sorta di stand-by fino al 2013, per poi uscire con questo lavoro nel 2017 Il loro secondo album inizia con un intro pomposo che sa un po’ di nulla, e penso oh mio Dio se ora mi tocca ascoltare tutto un disco così... Ma la sorte a volte gioca scherzi strani, e gia’ dal primo vero pezzo divento fan della band in questione, vengo catturato dalle atmosfere create dal flauto molto folkeggiante e dalle evoluzioni progressive nel mezzo brano, con earth’s call rimango piacevolmente sconvolto dalla melodia incredibile del cantato, dalla tastiera con suoni orientali, dagli assoli,gradevole il pezzo hope che apre la strada a Inner, dove torna il flauto … il mio brano preferito Seaquest dove la fine voce diventa graffiante, ma sempre con dolcezza.

Colpi di batteria annunciano l’ennesimo capolavoro cowboy e la voce graffia ancora mentre il groove di batteria svolge il compito primario nel brano. Le tracks sono tutte convincenti, non parliamo dei ritmi tribali e dalle sfumature degli assoli su “orkanian’s Land” potrei scrivere giga interi su questo lavoro… La produzione del disco è bilanciata, dove nessuno strumento sovrasta sugli altri, non c’e’ un piatto di portata ed un piatto di contorno, ma c’e’ molta armonia all’interno del piatto, sia di gusto che di colore, tutto molto “educato”. Dopo qualche ascolto canterete in coro, in quanto e’ impossibile non farlo. Mi immaginavo una tritura di cocò che mi sarei dovuto subire a causa dell’ennesimo gruppo capitanato da una bella ragazza, ed invece mi ricredo immediatamente. Viva l’araba fenice che dalle ceneri risorge.Bell’ opera, bei brani, ottime atmosfere. Voto alto !!! 

Voto: 8/10

Flavio Facchinetti