Rockshots |
I tarantini Overkhaos debuttano con questo concept album per l’ettichetta torinese Rockshots music, distaccamento dell’omonimo management.
Si può dire che i nostri non siano dei debuttanti dato che l’elevata caratura tecnica dei musicisti è alta in questo concept album di progressive metal.
L’opener “Prelude” è un mid tempo roccioso che fa ben sentire le alte qualità dei nostri; ”Silent death” è un pezzo potentissimo con chitarre thrashy, ritmiche decise, un up tempo compatto e il singer mostra una vocalità duttile sia nei toni alti che in quelli medi ma soprattutto si sente l’anima; sentite i solos di chitarra, virtuosi ma non troppo; “Solar starvation” è un brano veloce, potente e preciso ,le tastiere punteggiano a dovere le melodie forgiate dalle chitarre; qui il singer va su toni altissimi e le chitarre sono si graffianti ma ricche di melodia.
“Khaos inc.” ha un profumo power/prog ma con chitarre durissime in evidenza, il ritornello profuma di Queensryche ed è un piacere, brano ricco di pathos; controtempi che vengono sollecitati da un impasto sonoro deciso e sorpresa persino un growl death metal.
“The lie you need” è un brano in up tempo compatto, punteggiato da tastiere in primo piano nelle strofe per poi lasciare campo alle chitarre di graffiare e ritornello che ti si stampa in testa anche qui con un growl estremo a rendere più varia la proposta.
“Crumbling” è quadrata e terremotante, drumming preciso e con spiccati cambi di tempo; il singer rende bene il tutto con un cantato cristallino, e atmosfere cangianti soprattutto nel ritornello, aggressività, tecnica e grande gusto melodico.
“Die catsaw!” è estremo, si sente l’influenza death metal svedese che esce da questo impasto, brano aggressivo, ma sempre in un’ottica progressive dove il dualismo vocale e la tecnica dei nostri suona un brano sublime.
“Anna’s song” è un brano che è stupendo; progressive metal all’ennesima potenza, colorato dai nostri con melodia, un cantato ricco di sfumature e atmosfere, ottimo prima della conclusiva “deadline”.
Un disco grandioso, ricco di anima, non solo tecnica fine a sé stessa, ma dove le melodie si infrangono con una struttura aggressive ma sempre suonata con ottimo gusto, bravi.
Voto: 8,5/10
Matteo ”Thrasher80” Mapelli